Check list

 

 
La check-list utilizzata consente un'analisi preliminare e più agile rispetto ad altri metodi analitici come ad esempio il metodo OCRA. Il risultato dell'analisi è un Indice di Esposizione a lavori ripetitivi, che permette di collocare il lavoratore in una delle quattro fasce di rischio previste: assente, possibile, presente ed elevato.
La valutazione viene effettuata sulla base delle informazioni raccolte osservando lo svolgimento dell'attività, senza che siano necessarie misurazioni strumentali. Le informazioni vengono inserite in una griglia di interrogazioni a punteggio, organizzate in gruppi, dove il risultato finale è dato dalla sommatoria dei punteggi assegnati nei diversi gruppi. Ad alcune affermazioni non corrisponde un punteggio ma solo un elemento da barrare, in quanto l'affermazione viene specificata ulteriormente da quelle successive, dotate di punteggio.
Le modalità di calcolo del punteggio variano nei diversi gruppi per tenere conto della diversa influenza dei fattori considerati: in ogni caso la specifica modalità di calcolo per ogni fattore viene sempre indicata nella stessa sezione.

La check-list si può suddividere in due parti. La prima parte è di carattere generale dove vengono raccolte le informazioni generali sull'organizzazione del lavoro. Per prima cosa viene individuato per quanto tempo sono svolte attività ripetitive nel turno di lavoro, o se l'organizzazione del lavoro prevede modalità particolari come incentivi o il ricorso abituale a ore di straordinario (tab. 5.2.2.a).

 
PRESENZA DI ATTIVITÀ LAVORATIVE CON COMPITI A CICLI (CICLO: INSIEME DI ATTIVITÀ CON MOVIMENTI DEGLI ARTI SUPERIORI CHE SI RIPETONO UGUALI A SE STESSI OGNI POCHI MINUTI O SECONDI): possibili più risposte.

 PER ALMENO 2 - 3 ORE NEL TURNO DI LAVORO;
 PER ALMENO 4 - 5 ORE NEL TURNO;
 PER 6 - 8 ORE COMPLESSIVE NEL TURNO;
 LAVORO CON INCENTIVI;
 LAVORO STRAORDINARIO USUALE.


 

Tabella 5.2.2.a. Parte generale, sezione 1



Viene inoltre valutata la frequenza e durata delle pause nell'arco del turno, informazione utilizzata per definire il valore del fattore "periodo di recupero" (Tab. 5.2.2.b).

 

MODALITÀ DI INTERRUZIONE DEL LAVORO A CICLI CON PAUSE O CON ALTRI LAVORI DI CONTROLLO VISIVO) (massimo punteggio possibile = 10): scegliere una sola risposta.

 
0 ESISTE UNA INTERRUZIONE DEL LAVORO RIPETITIVO DI ALMENO 5 MIN. OGNI ORA (CONTARE ANCHE LA PAUSA MENSA);
1 ESISTONO DUE INTERRUZIONI AL MATTINO E DUE AL POMERIGGIO (OLTRE ALLA PAUSA MENSA) DI ALMENO 7-10 MINUTI;
3 ESISTONO 2 PAUSE DI ALMENO 7 - 10 MINUTI L'UNA IN TURNO DI 8 ORE CIRCA (SENZA PAUSA MENSA); OPPURE 2 PAUSE AL MATTINO E UNA AL POMERIGGIO E VICEVERSA (CON PAUSA MENSA);
4 ESISTE UNA INTERRUZIONE AL MATTINO E UNA AL POMERIGGIO (OLTRE ALLA PAUSA MENSA); DI ALMENO 7 - 10 MINUTI;
10 NON ESISTONO DI FATTO INTERRUZIONI (OLTRE ALLA PAUSA MENSA) SE NON DI POCHI MINUTI PER NECESSITÀ "FISIOLOGICHE".


RECUPERO ________


 

Tab. 5.2.2.b. Parte generale, sezione 2



Si intendono come pause anche tutti quei tempi che, pur essendo lavorativi, permettono un'interruzione dell'attività ripetitiva, come i lavori di controllo, la preparazione del materiale, gli spostamenti necessari alla movimentazione di prodotti, ecc..
Sempre nella prima parte vengono identificati i diversi compiti ripetitivi ed i relativi tempi (Tab. 5.2.2.c); per ogni compito viene richiesto di calcolare la prevalenza nel turno, in modo tale che la somma della prevalenza di tutti i compiti ripetitivi e non ripetitivi sia pari a 1. Si ottengono così i fattori di moltiplicazione degli indici di esposizione relativamente ai singoli compiti, che saranno in seguito necessari per calcolare l'Indice di Esposizione Medio Ponderato.

 

COMPITI SVOLTI NEL TURNO
  COMPITO DURATA PREVALENZA DEL TURNO (P)
A .................. ................ .................................................. PA
B .................. ................ .................................................. PE
C .................. ................ .................................................. PC
D .................. ................ .................................................. PD
E .................. ................ .................................................. PE
F .................. ................ .................................................. PF


 

Tab. 5.2.2.c. Parte generale, sezione 3



Nel caso in cui venga svolto un unico compito ripetitivo non ne viene calcolata la prevalenza, ma vengono considerate le possibilità già presentate nella sezione 1 della parte generale, cioè 2-3 ore, 4-5 ore, 6-8 ore.

La seconda parte della check-list è composta da quattro quadri, che si riferiscono ai fattori di rischio "Frequenza, Forza, Postura e Fattori Complementari". I quattro quadri devono essere compilati per ogni compito con attività ripetitive che sia stato individuato.
Ogni quadro assegna il punteggio specifico per il proprio fattore di rischio, e ad ogni quadro sono associate delle informazioni, che comprendono sia il valore massimo ottenibile che la modalità di compilazione.

 

L'ATTIVITÀ DELLE BRACCIA E LA FREQUENZA DI LAVORO NELLO SVOLGERE I CICLI (SCEGLI SE NECESSARIO ANCHE PUNTEGGI INTERMEDI) (massimo punteggio possibile =10) scegliere una sola risposta.

 
0 I MOVIMENTI DELLE BRACCIA SONO LENTI CON POSSIBILITÀ DI FREQUENTI INTERRUZIONI (20 AZIONI/MINUTO);
1 I MOVIMENTI DELLE BRACCIA NON SONO TROPPO VELOCI MA COSTANTI E REGOLARI. LE POSSIBILITÀ DI INTERRUZIONI NON SONO FREQUENTI (30 AZ. /MIN );
3 I MOVIMENTI DELLE BRACCIA SONO ABBASTANZA RAPIDI E COSTANTI (CIRCA 40-50 AZ. /MIN) MA CON POSSIBILITA' DI BREVI INTERRUZIONI;
4 I MOVIMENTI DELLE BRACCIA SONO ABBASTANZA RAPIDI E COSTANTI, LA POSSBILITÀ DI INTERRUZIONI È PIU SCARSA E NON REGOLARE (CIRCA 40 AZ. / MIN);
8 I MOVIMENTI DELLE BRACCIA SONO MOLTO RAPIDI E COSTANTI. LA CARENZA DI INTERRUZIONI DEL LAVORO RENDE DIFFICILE TENERE IL RITMO (50 AZ. / MIN. E OLTRE);
10 FREQUENZE ELEVATISSIME TRA 70-80 E PIU' AZIONI AL MINUTO (PIU' DI UNA VOLTA AL SECONDO).


FREQUENZA ________


 

Tab. 5.2.2.d. Frequenza



Nel caso del fattore "Frequenza" la compilazione è molto semplice in quanto va scelta una sola definizione, la più vicina alla situazione lavorativa in esame, in una scala che varia tra 0 e 10. In questa tabella si verifica l'unica possibilità, nella check-list, di assegnare un punteggio intermedio tra due, nel caso il compilatore rilevi che la frequenza lavorativa sia intermedia tra due dei casi previsti nelle affermazioni. (Tab. 5.2.2.d)
La tabella relativa al fattore "Forza" (Tab. 5.2.2.e) è invece suddivisa in tre quadri, da compilare solo nel caso in cui ci sia uso di forza (altrimenti al fattore viene automaticamente assegnato il valore 0).

 

PRESENZA DI ATTIVITÀ LAVORATIVE CON USO RIPETUTO DI FORZA DELLE MANI/BRACCIA (ALMENO UNA VOLTA OGNI 5 - 10 MINUTI DURANTE TUTTA L'OPERAZIONE O COMPITO ANALIZZATO):
 

SI  NO 

SE SI (massimo punteggio possibile = 24):
 


I quadri 2 e 3 sono alternativi
FORZA ________


 

Tab. 5.2.2.e. Forza



Per la valutazione della forza impegnata nelle azioni lavorative non vengono utilizzate scale soggettive di misurazione della forza, come la scala di Borg, ma vengono considerati dati oggettivi come il peso in chilogrammi degli oggetti maneggiati o particolari azioni fisiche, e le gradazioni di forza "intensa - quasi massimale" e "moderata", che sono chiaramente distinguibili sia dal lavoratore che dall'intervistatore. Le due gradazioni di forza (quadro 2 e quadro 3) devono essere considerate in alternativa, considerando solo il punteggio più alto dei due, che va sommato al valore ottenuto dal primo quadro per ottenere il valore del fattore Forza.

Anche la sezione relativa al fattore "Postura" (Tab. 5.2.2.f) è composto da più quadri, di cui i primi 4 sono da considerare in alternativa. In questi quadri vengono valutate tutte le posizioni che comportano stress articolare, relativamente alla spalla, al gomito, al polso e alle dita. Per ottenere il valore del fattore "Postura" viene considerato rilevante solo il valore più alto, indipendentemente dal distretto articolare interessato. A questo valore si aggiunge, quando presente, il valore dovuto alla ripetitività dei gesti. La sezione relativa alla postura può considerare indifferentemente il lato destro o sinistro, o entrambi nel caso i movimenti sui due lati siano equivalenti, ma in ogni caso il valore del fattore "Postura" è valutato sul lato che presenta il punteggio più elevato.

 



Tab. 5.2.2.f. Postura



La sezione del fattore "Rischi Complementari" considera i più comuni fattori peggiorativi delle condizioni di lavoro, relativamente al sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. È composto da due parti, la prima relativa a condizioni strumentali (guanti inadeguati, strumenti vibranti, necessità di elevata precisione, compressioni localizzate) e la seconda che valuta la presenza di ritmi imposti dall'esterno, come si può verificare nel caso di addetti alla catena di montaggio. Per la prima parte deve essere considerato solamente il valore più alto, che va poi sommato al valore della seconda parte, quando questo è presente. (Tab. 5.2.2.g)

Al termine della valutazione, la somma dei valori ottenuti per ogni fattore di rischio risulta in un Indice di Esposizione relativo al compito in esame; nel caso di un unico compito ripetitivo svolto per tutto il turno di lavoro tale indice coincide con l'Indice di Esposizione del lavoratore. Nel caso (peraltro più comune) in cui il lavoratore svolga vari compiti ripetitivi nel turno, è necessario calcolare l'Indice di Esposizione medio ponderato: questo si ottiene moltiplicando l'indice di esposizione dei diversi compiti per la rispettiva prevalenza nel turno, come definita nella parte generale della check-list, alla sezione 3 (tabella 5.2.2.c).
Un ulteriore fattore di correzione, che si rifà sempre ai dati rilevati nella parte generale della check-list, viene utilizzato nel caso in cui esiste un'unica attività ripetitiva, che non è svolta per tutto il turno lavorativo (6-8 ore), ma per tempi più brevi. In questo caso all'indice di esposizione ottenuto vanno applicati dei moltiplicatori, che sono pari a 0.5 se l'attività ripetitiva viene svolta per solo 2 ore, e pari a 0.75 nel caso in cui l'attività ripetitiva sia svolta per 3-5 ore.

 



Tab. 5.2.2.g. Fattori Complementari



L'indice di esposizione finale può ricadere all'interno di quattro fasce di rischio, il cui punteggio è rispettivamente <4, compreso tra 4 e 12, compreso tra 12.1 e 18, e >18. Si considera assenza di rischio per punteggi <4, mentre valori >18 indicano la presenza di un rischio molto elevato, dovuto spesso alla presenza di particolari condizioni di lavoro non accettabili.

Analizzando i contributi dei vari fattori all'Indice di Rischio finale, è inoltre possibile valutare quale caratteristica dell'attività lavorativa comporti il maggiore contributo ad una situazione di rischio. Va però tenuto presente che la caratteristica propria della check-list di accorpare alcune modalità delle azioni lavorative, e di elidere nella stessa sezione i quadri che portano i punteggi minori, come accade in particolare durante il calcolo del fattore "Postura", comporta la possibilità che delle situazioni di rischio vengano mascherate dalla presenza di altre situazioni più gravi ma diverse. È quindi necessario che dopo ogni modifica delle modalità lavorative sia effettuata una nuova valutazione, per poter far emergere situazioni che nella valutazione precedente erano state nascoste e valutare esattamente l'evoluzione del rischio da sovraccarico degli arti superiori nell'attività lavorativa in esame.

Alternativamente la stima del rischio fornita dalla check-list può essere utilizzata come base per individuare le lavorazioni che necessitano di una analisi approfondita, da svolgere con metodiche più articolate ed analitiche.
È peraltro da considerare che recentemente è stata effettuata una preliminare validazione statistica della check-list, i cui risultati sono stati confrontati con quelli ottenibili con l'indice OCRA: da questa analisi è risultato che i due metodi danno risultati congruenti tra loro, e tale validazione statistica è attualmente in fase di perfezionamento.
 

 

 

Valutazione del rischio Movimenti ripetitivi Scelta dei modelli Valutazione con metodo rula

Metodo di analisi movimenti ripetitivi Valutazione tramite indici Check list
    Metodo di valutazione Ocra